Lovely Planet: Petra (Giordania)
La Giordania si è dimostrata un luogo ospitale, facile, sufficientemente lontano per dare il gusto dell’esotico, sufficientemente vicino per renderlo un viaggio comodo comodo.
Tra le tante mete interessanti di questa terra, Petra entra di diritto nella lista dei viaggi “Almeno una Volta nella Vita”.Patrimonio Unesco dal 1985, una delle sette meraviglie del mondo moderno dal 2007.Costruita 2000 anni fa, decaduta e poi abitata dai beduini, viene riscoperta solo nel 1812.
Per gli auguri di Natale non potevo non scegliere questo grande classico, non scontato, con un pronunciato sapore di presepe.
Petra non è un luogo, Petra è un viaggio nel tempo.
Il sito archeologico è molto vasto, non me lo aspettavo. Dall’ingresso inizia un lungo percorso da fare a piedi o a cavallo e che si apre su tombe, terme, teatri che facilmente immaginiamo pullulare di vita e vivacità quando, in tempi antichi, Petra era la capitale del regno dei Nabatei e importante centro commerciale.
Un primo canyon (il Sik) di 1,5 km con pareti alte 200 mt porta al El Khasneh al Faroun, il Tesoro del Faraone, il luogo più famoso o, per dirla con gergo giovanile, il più instagrammabile. A seconda dell’ora del giorno la luce colpisce la grandiosa facciata scolpita nella pietra arenaria dandole sfumature ogni volta diverse dal giallo ocra al rosso fuoco. Il contesto naturale in cui è inserita è scenografico come di grande effetto è anche il percorso per raggiungerla.
Un altro tratto più aperto regala la vista del Teatro e delle tombe. Tutto è scavato nella roccia dando un senso di grande armonia con il territorio desertico in cui si erge.
Petra sembra appartenere alla natura più che all’uomo.
L’ultimo tratto percorso da pochi per lo sforzo che richiede sotto il sole cocente, dona il senso di compimento quando il sentiero si apre infine sull’ultimo imponente monumento, il Monastero, regno di silenzio e pace.
Travel therapy : l’effetto sorpresa qui è assicurato. Per quanto vista in foto, l’esperienza di Petra è ad effetto “wow”. “Non saprai mai cos’è Petra in realtà, a meno che tu non ci venga di persona” (Lawrence D’Arabia)L’uomo l’ha sapientemente costruita seguendo la conformazione della natura. La camminata tra le pareti dritte del Sik da cui si sbuca davanti alle meravigliose e poetiche costruzioni regala l’esperienza di uscire dal ventre della Terra per elevarsi direttamente al Cielo.
@girovagamondo_traveltherapy
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