di Lugi Zoja, psicoanalista
Le trasformazioni derivate dalla globalizzazione e dalle comunicazioni elettroniche ci portano ad incuriosirci e a relazionarci con il “lontano” da noi. Il rapporto è mediato, impossibile entrare in contatto autentico. L’altro diventa uno spettatore a cui mostrarci senza limiti.
Il prossimo, da sempre fonte della nostra crescita e benessere, viene abbandonato sullo sfondo; non è più incontrato, toccato, scrutato.
“Dopo la morte di Dio, la morte del prossimo è la scomparsa della seconda relazione fondamentale dell’uomo. L’uomo cade in una fondamentale solitudine”
Da leggere perchè: è importante ricordarci di cosa siamo fatti e cosa stiamo stiamo costruendo, perchè sia possibile comprendere malessere, ansia, depressione, dipendenze che sono in aumento.